Nate Hodges ce l'ha fatta: a novembre 2024 il quarantenne è stato incoronato campione del mondo individuale allo Zenith Metropole di Tolosa, diventando il terzo campione statunitense in assoluto. Un trionfo con cui ha scritto la storia. Nella sua vita sia professionale che privata sulla costa occidentale degli Stati Uniti tutto ruota intorno al legno. Proprietario di un centro ricreativo per il lancio dell'ascia, entusiasma grandi e piccini per questo sport. Per riportare il titolo mondiale delle STIHL TIMBERSPORTS® Series negli Stati Uniti, Nate Hodges si è allenato duramente e per prepararsi per la competizione finora più importante della sua carriera si è fatto assistere da leggende di questo sport.
Ti aspettava di vincere il titolo nel 2024?
Nate Hodges: Se devo essere onesto, sì! Per questa gara mi sono allenato e ho lavorato più duramente che per qualsiasi altra cosa nella mia vita. Sapevo di avere una reale possibilità di vittoria se tutto fosse andato secondo i piani. E così è stato: è stato un sogno che si è avverato.[Textumbruch]
Come influisce sul tuo stile o sul tuo approccio rispetto ai concorrenti internazionali il fatto che tu venga dagli Stati Uniti?
La maggior parte degli atleti sarebbe d'accordo con me quando dico che le competizioni negli Stati Uniti sono tra le più dure al mondo. Chi riesce a vincere qui è preparato al meglio per la scena internazionale.
Ci sono alcune routine di allenamento che ti hanno aiutato a diventare un atleta di livello mondiale?
L'allenamento e gli esercizi di cui ho bisogno per essere in vetta alla classifica sono davvero duri, ma penso che questo valga per ogni atleta di alto livello, indipendentemente dalla disciplina sportiva. Prima delle competizioni importanti, chi vuole competere ai massimi livelli deve spingersi al limite.
Chi sono stati i tuoi principali mentori o modelli nel tuo percorso e in che modo ti hanno influenzato?
L'atleta australiano Laurence O'Toole è stato sicuramente il mio mentore e modello. Quando ho iniziato a praticare questo sport ho chiesto consiglio a molti atleti, ma nessuno è stato generoso e disponibile quanto lui. Credeva in me. Anche Jim Taylor di Redding, California, ha avuto un impatto estremamente positivo sul mio percorso. Quando ci siamo incontrati per la prima volta, ha detto che mi avrebbe visto sul palco professionale di STIHL TIMBERSPORTS®. All'epoca non avevo idea di che cosa fosse, ma oggi posso dire che aveva ragione.
Ci sono sfide nella tua carriera sportiva che ti hanno segnato?
Se fosse facile lo farebbe chiunque, lo riassumerei così. Sono molte le sfide che ho dovuto superare lungo il percorso, la più grande è che vivo sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Tutti i migliori concorrenti e i tipi di legno con cui gareggiamo negli Stati Uniti provengono dalla costa orientale. Questo rende molto difficile allenarsi in condizioni reali in tutte le discipline prima della competizione nazionale.
Che ruolo svolge la forza mentale nel tuo sport?
Sul palco, sotto i riflettori e con le telecamere puntate addosso c'è solo una cosa che conta: portare a casa il risultato. La forza mentale è chiaramente la chiave del successo in gara e occorre più tempo per prepararsi mentalmente che fisicamente. Ci lavoro da tutta la vita.
Secondo te nel corso degli anni come si è sviluppato TIMBERSPORTS® come disciplina sportiva?
Posso dire di avere studiato questo sport più di qualsiasi altro atleta. Dal mio debutto sul palco nel 2019, il livello delle competizioni è aumentato enormemente, non solo negli Stati Uniti, ma in tutti i paesi. La concorrenza è sempre più dura.
Come vedi il tuo futuro in TIMBERSPORTS®?
Mi piacerebbe praticare questo sport finché sono fisicamente in grado di farlo. STIHL ha fatto un lavoro eccezionale per svilupparlo ulteriormente. E ogni anno sono felice di vederlo crescere. Il mio obiettivo è vincere nuovamente il titolo negli Stati Uniti e, naturalmente, difendere il mio titolo di campione del mondo.
